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LUIGI FIGINI Villa Figini
UNO SGUARDO DALL'ESTERNO ALL'EDIFICIO
L'edificio del 1934-1935 si trova all'interno del quartiere "La Maggiolina", edificato a partire dal secondo decennio del Novecento come parte integrante di un progetto di costruzioni di villette e residenze unifamiliari, vendute a specifiche categorie professionali milanesi, i giornalisti in questo caso, da qui anche il nome di "Villaggio dei Giornalisti". In questo contesto storico, il giovane architetto Figini sperimenta le istanze più avanzate della cultura europea con il progetto della propria abitazione. Metafora e surrogato di quanto allora si andava cercando per abitare nella grande città - sole, aria, luce e vista sul paesaggio dai piani alti di un gran palazzo - la villa è un atto di fede incondizionato nei confronti del razionalismo. Forse proprio per la sua elementare semplicità, ben rappresenta l'affermazione di un equilibrato connubio tra forma e funzione. La particolare casa d'abitazione appoggia su una serie regolare di pilastri, con pianta rettangolare e struttura portante in cemento armato, che rimanda ad alcune architetture di Le Corbusier come Villa Savoye a Poissy (1929).
Il testo qui riportato è estratto dal sito www.lombardiabeniculturali.it a cui si rimanda per eventuali approfondimenti.
Luigi Figini è nato a Milano nel 1903 dove muore nel 1984.