"Mi ha sempre affascinato la mancanza di luce. Per questo ho deciso di lavorare sulle grotte. Non mi sono limitata a rappresentare gli spazi - illuminati artificialmente - per indagare, attraverso la luce, la trasformazione di queste cattedrali naturali. Sono intervenuta manualmente sulle fotografie, ri-definendone l’immagine: un mondo alla rovescia, dove è bello immergersi. Inner space - come l’omonimo videogioco - si nutre di rimandi letterari e cinematografici e invita a una riflessione che riguarda noi stessi e l’ambiente in cui viviamo. Dall’infinito, sino al centro della Terra. Il progetto, in corso dal 2018, è diventato anche un video pensato appositamente per l’edizione 2024 di Milano Centrale Festival". E.F.