CENTRALE FESTIVAL 16
6-21 giugno 2025
Rocca Malatestiana
Piazzale Malatesta, Fano
Rocca Malatestiana
Piazzale Malatesta, Fano
MATTEO GIROLA
LUCE DEI MIEI OCCHI
A CURA DI CHIPPENDALE STUDIO
,
Utilizzando le immagini di un esame diagnostico oculistico, trasferite su un vetrino, l'artista svela a se stesso e ai visitatori la mappa dei suoi occhi, attraverso dispositivi che assomigliano a tabernacoli magici. Il ricorso alle bioimmagini è fondamentale nello studio dell'anatomia o dei suoi processi biologici, per la diagnosi e la cura di numerose patologie. Ma se spostiamo l'attenzione dalla loro funzione medica, come ha fatto l'artista, ciò che rimane è un'esplorazione poetica finalizzata a "raccontare l'invisibile". Usando la fluorangiografia, un esame diagnostico oculistico, Matteo Girola ci mostra le mappe della sua retina: il fondo dell'occhio è stato illuminato da una luce blu con una lunghezza d'onda di 490 nanometri, attraverso una "fundus camera" è stata fotografata la fluorescenza del mezzo di contrasto in circolo nei vasi sanguigni. L'artista ha poi riversato i file digitali ottenuti in clinica direttamente su pellicola diapositiva in bianco e nero, restituendo un aspetto "biologico" alle immagini e al contempo insinuando il dubbio sulla loro esistenza, per via dell'obsolescenza degli strumenti di visione adottati.
Matteo Girola è nata a Milano nel 1983. Vive e lavora a Ravenna.
Orari di apertura
6 giugno h. 21-24
7 giugno h.10-13 / 16-20 / 21-24
8 giugno h.10-13 / 16-20
13-14 giugno h.17.30-19.30
20-21 giugno h.17.30-19.30
Ingresso gratuito
Utilizzando le immagini di un esame diagnostico oculistico, trasferite su un vetrino, l'artista svela a se stesso e ai visitatori la mappa dei suoi occhi, attraverso dispositivi che assomigliano a tabernacoli magici. Il ricorso alle bioimmagini è fondamentale nello studio dell'anatomia o dei suoi processi biologici, per la diagnosi e la cura di numerose patologie. Ma se spostiamo l'attenzione dalla loro funzione medica, come ha fatto l'artista, ciò che rimane è un'esplorazione poetica finalizzata a "raccontare l'invisibile". Usando la fluorangiografia, un esame diagnostico oculistico, Matteo Girola ci mostra le mappe della sua retina: il fondo dell'occhio è stato illuminato da una luce blu con una lunghezza d'onda di 490 nanometri, attraverso una "fundus camera" è stata fotografata la fluorescenza del mezzo di contrasto in circolo nei vasi sanguigni. L'artista ha poi riversato i file digitali ottenuti in clinica direttamente su pellicola diapositiva in bianco e nero, restituendo un aspetto "biologico" alle immagini e al contempo insinuando il dubbio sulla loro esistenza, per via dell'obsolescenza degli strumenti di visione adottati.
Matteo Girola è nata a Milano nel 1983. Vive e lavora a Ravenna.
Orari di apertura
6 giugno h. 21-24
7 giugno h.10-13 / 16-20 / 21-24
8 giugno h.10-13 / 16-20
13-14 giugno h.17.30-19.30
20-21 giugno h.17.30-19.30
Ingresso gratuito